lunedì 23 novembre 2009

Il Meiji Jingu e La Via dell'Arco

Lentamente, una complessa serie di movimenti porta l'arciere a distendere l'arco ed a scoccare la freccia. Altrettanto lentamente, riprende la sua posizione di partenza, mentre il successivo è già pronto al prossimo tiro. Questo è il Kyudo, ovvero La Via dell'Arco. Nel parco del Meiji Jingu, mi appare improvvisamente un padiglione dietro al quale si sta svolgendo una gara di quest' arte marziale. I partecipanti, vestiti con l'Hakama tradizionale, gareggiano in un silenzio pressoché assoluto, rotto soltanto dallo schiocco della freccia e dal canto degli uccelli. Tutto questo, alla fine di una giornata dove la tradizione ha regnato sovrana.








Bambini vestiti con splendidi Kimono coloratissimi, accompagnati da intere famiglie, vengono portati alla preghiera nel tempio. Poco dopo, coppie di sposi procedono in corteo, oppure si riuniscono con i parenti per la fotografia di rito. Mi sembra di essere capitato improvvisamente nel passato.


 











Un passato che mi è capitato davanti anche ieri, cristallizzato nella tradizione teatrale del Kabuki-za, vicino Tsukiji. Un'ora di coda per prendere il biglietto che dava diritto di assistere (in piedi e dalla piccionaia....) al primo tempo di quella che è una rappresentazione che dura quasi tutto il giorno. Devo dire che è un po..... statica, per il gusto occidentale, ma comunque affascinante. La sacerdotessa del tempio Namyoke Inari Jinja, è la degna conclusione di una due giorni dedicata (a volte anche per caso), al Giappone di una volta.









Slowly, a complex series of movements bringing the archer to stretch the bow and shoot the arrow. Equally slowly resumes its original position, while the next is ready for the next shot. This is the Kyudo, or the way of the arch. In the park the Meiji Jingu, I suddenly see a pavilion behind which is playing a race this' martial art. The participants, dressed in traditional hakama, compete in an almost absolute silence, broken only by the snap of the arrow and the song of birds. All this, at the end of a day where the tradition has reigned supreme. Children dressed in stunning and colorful kimonos, accompanied by whole families, are moved to prayer in the temple. Shortly after, married couples proceed in a procession, or get together with relatives for photo rite. I seem to have happened suddenly in the past. A past that happened before yesterday, crystallized in the tradition of Kabuki-za theater near Tsukiji. An hour queue to get the ticket that entitled him to attend (standing and from the 4th floor ....) the first time what is a performance that lasts almost all day. I must say it is a bit ..... static for the Western taste, but always fascinating. The priestess of the temple Namyoke Inari Jinja, is the fitting conclusion of a two days devoted (sometimes even by accident) to Japan of yesterday.